Ma ricordarsi il numero dell’arrondissement è sicuramente il minore dei problemi. Per me l’inconveniente maggiore è dato dai codici dei portoni. Adesso, in Italia, a parte le grandi città come Milano dove magari sui citofono non scrivono niente o solo l’iniziale del cognome, di solito quando si è invitati a casa di un amico ci si fa dare il numero civico e conoscendo il cognome si citofona e si sale.
A Parigi no.
O sai il codice , oltre all’indirizzo, o non entri. Perchè praticamente tutti i palazzi hanno un codice alfanumerico, apriti-sesamo, e dopo, forse, ma solo come secondo step, un citofono che ci fa annunciare.
Ricordarsi il proprio codice è già è una scommessa; inutile dirvi che ricordarsi i codici degli amici è praticamente impossibile. Quindi se vai da un amico e non hai il codice e magari nemmeno il cellulare puoi star sicuro di passare una parte della serata sul marciapiede in attesa di qualche altro ospite, che si spera, se lo sia scritto come promemoria sul suo cellulare.
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per fortuna quando abitavo io a Parigi c’erano ancora le portinerie….anche perch’ allora i cellulari erano ancora per “ricchi”
ora negli immobili moderni le abbiamo soppresse !!
Bellissimo blog!
ahahahah verissimo! maledetti codici!!