Da qualche tempo sto cercando di capire dove poter acquistare frutta e verdura qui a Parigi che sia un po’ l’equivalente dei gruppi di acquisto in Italia o del “kilometro zero”.
Gira che ti rigira ho trovato qualcosa di molto simile: si chiama AMAP, ovvero “Association pour le Maintien d’une Agriculture Paysanne” (associazione per il mantenimento dell’agricoltura contadina). A grandi linee ci si inserisce in un gruppo , prepagando il proprio paniere per un certo periodo di tempo (credo un trimestre) ed ogni settimana si va a recuperare il proprio “panier” di stagione.
A voi il compito di vedere se esiste un AMAP nel vostro quartiere e capire se orari e giorni di consegna vi convengano. In alternativa ho trovato anche le Campanier , più o meno lo stesso concetto, frutta e verdura bio, impegno tra consumatore e produttore.
Io al momento non ho ancora testato nessuno di questi perchè orari e giorni di consegna non coincidono con i miei impegni; se qualcuno di voi è a conoscenza di valide alternative, le puo’ segnalare con un post. Credo che farà cosa gradita a tutti.
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Ciao, io ti segnalo il Panier Fraicheurs, giá testato, esperienza positiva.
http://www.transilien.com/web/site/accueil/plus_sur_transilien/actualites/panier-fraicheur
grazie Francesca, ora lo guardo
ciao,in un mio piccolo sito sperimentale..poi abbandnato causa impegni vari ho scritto un articolo su questo argomento!
se vuoi dai un occhiata:
http://pensandoparigi.wordpress.com
un abbraccio!
ma che bel blog, non mollare , ci sono proprio le info che cercato sui panier. ora guardo dove consegnano perchè il problema sono giusto i luoghi/orari. continua quando hai tempo, anch’io ultimamente faccio molta fatica ad aggiornare il sito
Ecco ne ho trovato un altro http://www.biocultureparis.fr
Ciao Alessia ti ringrazio tantissimo x questo blog xkè mi hai fornito informazioni preziosissime x la mia tesi di laurea!!!!sto proprio cercando delle esperienze simili ai GAS sviluppatesi in Francia e nel resto d’Europa!!!Non sai quanto mi sei stata utile, grazie davvero!!!
Ps: se qualcuno conoscesse dei siti Internet o delle pubblicazioni che potrebbero rivelarsi utili alle mie ricerche lo prego di aiutarmi!!!Merçi beaucoup!!!
Ciao!!! 🙂
ciao francesca, sono contenta di esserti stata utile, spero che ci possano essere anche altri contributi, ciao
Ummh…hai fatto la mia stessa esperienza, un anno prima però. Magari conosciamo le stesse persone…. ti dice niente il nome Nathalie ?
Ciao Emanuele, ma un anno prima cosa ? Erasmus ?
Carino….. spezzina expatried… 😉 Emanuele, firenze .
No…mi sono sbagliato. Ho visto il titolo del blog “la mia avventura francese” …poi ho visto il post “Amap”…e pensavo che l’esperienza fosse quella negli amap…avevo insomma interpretato male… Io sono stato con gli amap, vicino a Lione, abbiamo fatto un interscambio culturale per vedere come funzionava il loro sistema….io sono nei GAS. Poi quest’anno sono venuti loro….praticamente abbiamo fatto dei gemellaggi…
Salutoni Emanuele
p.s. sei negli amap adesso ?
Ora capisco meglio …non purtroppo no perché i giorni-orari per il recupero panier non mi erano comodi almeno fino all’anno scorso. Ora pero’ ci riprovero’. Ho scoperto gli amap perché cercavo l’equivalente dei Gas, ciao
Ciao a tutti, produco nella mia piccola azienda Parmigiano Reggiano BIO di vacche rosse. In Italia collaboriamo con i gas da piu di dieci anni, all’estero abbiamo un paio di amici che occasionalmente fanno un ordine elo distribuiscono… mi piacerebbe provare a esportare, soprattutto in Francia, il nostro prodotto. Ovviamente non passando per rivenditori e piccoli negozi, ma magari potendo fornire direttamente i privati, i gruppi di acquisto (se esistono) e gli AMAP (devo ancora capire bene come funziona)… se qualcuno avesse qualche contatto di un associazione o una rete di gruppi sarei molto grato
Salve a tutti, mi chiamo Sebastiano e rappresento una famiglia di agricoltori siciliani che da generazioni coltivano la terra producendo agrumi, carciofi, pesche, albicocche, gelsi, e molte varietà di ortaggi per consumo strettamente familiare.
Ho sentito parlare dell’Amap francese e mi piacerebbe tanto poter trasferire qui in Italia l’esperienza dei nostri vicini consapevole che le difficoltà non saranno poche.
Vorrei innanzitutto iniziare con il portare a conoscenza i potenziali consumatori circa l’iniziativa da intraprendere e successivamente, dopo un primo approccio, valutare la rispondenza positiva o no che potrebbe risquotere il progetto.
Fattori culturali, sociali, ma soprattutto economici non fanno sperare bene ma voglio provarci lo stesso e vedere quello che succede.